
LabRooms Italia
Nel 2018 a Firenze aprì The Student Hotel, quello che poi sarebbe diventato The Social Hub, un albergo smart pensato per chi rimane “studente” nell’animo. Il concept iniziale era innovativo, ma non venne colto appieno dal pubblico, tanto da spingerli a un rebranding successivo.
Durante l’inaugurazione partecipai come relatore a un Bed Talk, una sorta di conferenza informale in cui si discuteva seduti su un letto. Insieme a Martijn Boomsma parlammo di realtà virtuale, un argomento che ci accomunava dato che entrambi avevamo sviluppato progetti in questo ambito. Fu un’ottima occasione per conoscerci e per entrare in contatto con il suo progetto Lab Rooms, sviluppato con la sua partner Femke Storm.
Lab Rooms era un’idea brillante: un metodo per aiutare le aziende a liberare la propria creatività e far uscire i dipendenti dal “noioso mondo aziendale”. L’idea era semplice ma efficace: creare spazi sicuri e informali dove abbattere le barriere interpersonali e incentivare fiducia, creatività e collaborazione. Il loro approccio innovativo aveva già conquistato clienti importanti come WWF, KLM e AkzoNobel, e nel 2018 erano riusciti a organizzare più di 250 sessioni tra Paesi Bassi, Italia e Dubai.

Martijn mi propose di diventare, con Gold Enterprise, il partner italiano del progetto. L’idea mi conquistò subito e accettai senza pensarci troppo. Coinvolsi Margherita per la parte introduttiva basata sulla meditazione e Sara, che si formò direttamente con loro ad Amsterdam, come facilitatrice.
Per alcuni mesi abbiamo lavorato insieme su progetti bellissimi, portando Lab Rooms anche in Italia. Purtroppo, il progetto fu abbandonato dall’azienda che lo sosteneva, decretandone la fine, ma nonostante la sua breve durata, quell’esperienza mi ha insegnato moltissimo. Oltre ad aver approfondito nuove dinamiche di lavoro creativo, mi ha permesso di conoscere persone incredibilmente stimolanti, che ancora oggi fanno parte del mio percorso.