
Documentare l’hip hop in Italia
Tra gli appuntamenti più interessanti del Sottodiciotto Film Festival di Torino, ho avuto il piacere di partecipare a Documentare l’hip hop in Italia, un incontro dedicato a raccontare come questa cultura sia stata documentata e rappresentata nel nostro Paese. Insieme a me c’erano Enrico Bisi, regista di Numero Zero, alle origini del rap italiano; Danno, che ha raccontato la sua esperienza con Digging New York; e Lidia Ravviso, regista di Unstoppable: A Documentary about the Roots of Hip Hop in London. La moderazione è stata affidata a Paolo Manera, direttore della Film Commission Torino Piemonte.
Abbiamo affrontato temi cruciali come la necessità di raccontare l’hip hop con autenticità, l’evoluzione del rap in Italia e il valore delle immagini e delle storie nel trasmettere questa cultura alle nuove generazioni. Nel mio intervento, ho parlato di Street Opera, il documentario che ho realizzato per esplorare l’anima del rap italiano attraverso le storie e le voci di chi lo vive.
Il Sottodiciotto Film Festival si è dimostrato ancora una volta un punto di riferimento culturale, offrendo una visione ampia e approfondita sull’hip hop, coinvolgendo artisti come Ensi, Willie Peyote, Rancore e Dutch Nazari, oltre a esperti, studiosi e appassionati. Un evento che ha celebrato la cultura hip hop nelle sue molteplici sfaccettature e che mi ha permesso di confrontarmi con colleghi e pubblico su un tema che continua ad appassionarmi profondamente.