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Filippo Pagotto

Ho conosciuto Filippo a un panel a Siena, dove eravamo stati invitati entrambi come pionieri del VR, a discuterne accanto a nomi altisonanti come Oliviero Toscani e Roberto Recchioni.

Nel tempo abbiamo provato più volte a collaborare, perché, a differenza mia che sono più teorico, lui è un tecnico pazzesco, sempre sul pezzo con le nuove tecnologie legate alla ripresa video, immersiva e non.

Abbiamo lavorato insieme a Segnale d’Allarme, poi con la pandemia ci siamo un po’ persi di vista. Negli ultimi tempi, però, è diventato il mio super operatore VR: quando un progetto richiede skill particolari, so già che mi porterò dietro lui.