Giurato al Florence Korea Film Fest — Ventesima edizione

Alla ventesima edizione del Florence Korea Film Fest, la giuria ha premiato Hommage di Shin Su-won e assegnato una menzione speciale a The Book of Fish di Lee Joon-ik, celebrando il miglior cinema coreano a Firenze.
Korea Film Festival

Essere invitato come giurato al Florence Korea Film Fest, per la sua ventesima edizione, è stato un piccolo traguardo personale — e anche la dimostrazione che tutte le ore passate in sala non servono solo ad arricchirmi culturalmente, ma a far credere (almeno ogni tanto) che ne capisca davvero di cinema.

Insieme ai miei compagni di avventura — Leonardo Cinieri LombrosoLapo MaranghiDaniela Brogi e Valentina Torrini — abbiamo visto quattordici film coreani, alcuni davvero sorprendenti, capaci di mescolare poesia, ironia e forza visiva in modi che solo quel cinema sa fare.

Alla fine, all’unanimità, abbiamo deciso di premiare il bellissimo Hommage di Shin Su-won, e di assegnare una menzione speciale all’altrettanto intenso The Book of Fish di Lee Joon-ik.

Korea Film Festival

Motivazione per Hommage

Viene premiato il film Hommage per la sua delicatezza e poeticità, che lavora sul non detto, ma lanciando un grido silenzioso, una richiesta di libertà.

Un film tutto al femminile. In un sistema di specchi e di simmetrie che, attraverso un’opera intensa e poetica, ci fa riflettere anche sul cinema, sia come illusione e come mondo altro rispetto alla vita di tutti i giorni, sia come memoria nascosta del mondo, capace di restituirci destini taciuti o strappati dalla storia. Un film metacinematografico con cui vogliamo lanciare un segnale d’amore al cinema di oggi in grande difficoltà.

Menzione speciale a The Book of Fish

Per la sua fotografia, la splendida ambientazione naturalistica, per una recitazione lodevole e la scelta del bianco e nero che regalano un tocco solenne alla storia, che interseca spiritualità e conoscenze “terrene”, che crea legami indissolubili tra vecchie e nuove generazioni.

Un film che coinvolge e commuove e dona nuova fiducia nelle relazioni umane.

È stata un’esperienza bellissima e divertente, condivisa con una giuria affiatata e con un pubblico che, anno dopo anno, rende Firenze un punto d’incontro internazionale per il miglior cinema coreano.