Elia — Identità, riti e trasformazioni
Elia è un cortometraggio scritto e diretto da Sasan Bahadorinejad, che ho avuto il piacere di produrre e accompagnare nella realizzazione, come parte del percorso di crescita artistica che stiamo portando avanti insieme da tempo.
Il film racconta il difficile tentativo di liberarsi dai ruoli sociali imposti alla nascita per mostrarsi finalmente per ciò che si è davvero.
In occasione di una serata tra amici e parenti, Elia, vent’anni, decide di abbandonare i panni abituali e rivelare la propria vera identità.
Quello che inizia come un momento di festa diventa un rito di iniziazione, una trasformazione intima e simbolica che lo porta a esporsi, a mostrarsi, a esibirsi — ma anche a scontrarsi con l’incomprensione e il rifiuto.
La sua stanza torna così a essere rifugio e protezione, fino alla fase finale del rito: la riammissione nel mondo, in una forma nuova e finalmente propria.
Il corto è stato girato nelle campagne fiorentine, nella casa di Giulia Santoro, allora collaboratrice di Gold, e ha visto anche la partecipazione di Martino, il figlio di Sara Cespuglio, una cara amica, che ho voluto coinvolgere nel progetto.
Elia è un film intimo e sincero, che affronta il tema dell’identità con delicatezza e forza.
È stato presentato fuori concorso al Florence Queer Festival, come primo passo nel percorso autoriale di Sasan.
 
 
 
 
 
