C’era una volta VR
Sono stato contattato da Lorenzo Pasquali di Ondadurto per una collaborazione artistica. Lorenzo e Margò Pacinotti, con la loro compagnia teatrale, realizzavano spettacoli in tutto il mondo utilizzando grandi macchinari. Durante la pandemia, come molti, si sono dovuti fermare. Ondadurto organizzava anche un festival e, pre-pandemia, aveva ospitato “Segnale d’Allarme”, un’opera teatrale in realtà virtuale che avevamo prodotto.
Dopo qualche settimana ci siamo incontrati, approfondendo i nostri lavori. Abbiamo individuato “C’era una volta”, uno spettacolo ispirato alle fiabe, come adatto per la trasposizione in VR.
I loro spettacoli erano molto scenici e fruibili da lontano grazie ai grandi macchinari, come un lungo braccio metallico con una Vespa Piaggio manovrata a mano per farla “volare”. Questi strumenti erano spettacolari da lontano e affascinanti da vicino.
L’intuizione fu quella di ribaltare il punto di vista dello spettatore, mettendolo al centro della performance. Utilizzammo lo spazio di costruzione dei loro macchinari a Fiumicino, con gru sullo sfondo che sostenevano enormi luci. I macchinari e la telecamera furono piazzati su un piedistallo mobile con perno centrale, permettendo la rotazione senza perdere il centro. I performer spostavano la pedana, integrando questa azione nella narrazione.
Il risultato fu soddisfacente: non avevamo snaturato l’opera originale, ma l’avevamo adattata perfettamente al nuovo linguaggio. Lo spettacolo debuttò a Praga e continuò a girare per i festival italiani.