Gold AR — Giocare per la città in realtà aumentata
 
Nel 2013, insieme a Giovanni Landi (mio cognato e sviluppatore brillante), abbiamo ideato e sviluppato Gold AR, un’app in realtà aumentata che, con un’idea semplice e un po’ punk, ha portato Gold a vincere il premio come miglior campagna marketing mondiale in AR agli Auggie Awards — battendo giganti come Pepsi, Ikea, Absolut Vodka e persino la app dei Marvel’s Avengers di Wall Mart.
Un piccolo miracolo di creatività made in Firenze, premiato da una giuria presieduta da Will Wright, l’inventore di Sim City (che non capita proprio tutti i giorni).
L’app permetteva di inquadrare con lo smartphone degli speciali sticker sparsi per i luoghi più underground della città. Colpendo le “G” dorate fluttuanti si potevano sbloccare sconti nei negozi Gold — un mix di guerrilla marketing e videogioco urbano che trasformava Firenze in un livello da completare.
Gold AR è stato anche il primo esperimento di realtà aumentata del brand, presentato ufficialmente durante l’84ª edizione di Pitti Immagine Uomo.
Un progetto pionieristico, lanciato in un periodo in cui l’AR sembrava ancora fantascienza, ma che per me rappresenta (ancora oggi) l’essenza di Gold: curiosità, gioco e voglia di spiazzare.