Gold Light Stickers — L’adesivo fatto di luce

Un’azione notturna e temporanea che ha trasformato Firenze in una tela luminosa: proiettando il logo Gold sui muri della città, il Light Stickering ha riscritto il concetto di comunicazione urbana.
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Durante la 74ª edizione di Pitti Immagine Uomo, nel 2008, ho avuto l’occasione di realizzare un’azione di marketing innovativa insieme allo street artist Moneyless (Teo Pirisi), che all’epoca era un mio stagista ma già un artista affermato proveniente dal mondo del writing.

L’idea era semplice e visionaria: “tappezzare” Firenze di luce, proiettando il logo Gold su edifici e spazi pubblici, senza lasciare alcuna traccia permanente.

Armati di proiettore, generatore e computer, ci siamo mossi per la città come una crew di street artist, ma con la luce al posto della vernice.

Dai muri di San Niccolò alla Fortezza da Basso, fino a Porta Romana, ogni proiezione durava dieci o quindici minuti, giusto il tempo di stupire i passanti e sparire prima che la città tornasse silenziosa.

Questa campagna, nata dalla voglia di stupire e coinvolgere, voleva appropriarsi simbolicamente degli spazi urbani — senza danneggiarli, ma accendendoli, letteralmente.

Era un modo per risvegliare una Firenze troppo seria e abituata alla routine, riportandola per una notte nel suo lato più creativo e contemporaneo.

Il logo, già familiare ai cittadini grazie alle precedenti campagne di stickering, tornava protagonista in una nuova forma, evanescente e spettacolare.

Nel tempo, il Light Stickering è diventato una delle iniziative più riconosciute della comunicazione Gold, capace di fondere arte urbana e tecnologia in un linguaggio nuovo, sempre fedele allo spirito del brand.

Durante la 74ª edizione di Pitti Immagine Uomo, nel 2008, ho avuto l’occasione di realizzare un’azione di marketing innovativa insieme allo street artist Moneyless: il Light Stickering. Armati di proiettore, generatore e computer, abbiamo “tappezzato” Firenze in modo temporaneo, proiettando il logo GOLD su luoghi iconici della città, senza lasciare segni permanenti.

Questa campagna, nata dalla volontà di stupire e coinvolgere, si è rivelata un grande successo. Il nostro obiettivo era appropriarsi simbolicamente degli spazi urbani, farli nostri senza danneggiarli, e risvegliare gli animi di una città spesso troppo seria e immersa nella routine.