Masterclass VR — Dentro le lezioni dei maestri del cinema

Una serie di masterclass in realtà virtuale per il Museo del Cinema di Torino: un modo per vivere da vicino le voci dei grandi maestri del cinema, tra tecnologia, memoria e visione.
Domenico De Gaetano, Museo del Cinema, Masterclass, Kevin Coster, VR

Quando il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha avviato una serie di masterclass con alcuni dei più grandi nomi del cinema internazionale, ho proposto al direttore Domenico De Gaetano di fare un passo in più: portarle anche in realtà virtuale.

L’idea era semplice — e un po’ ambiziosa: dare la possibilità a chiunque, anche a distanza, di “sedersi” accanto a quei maestri e vivere l’esperienza come se fosse lì, nella saletta VR del museo.

Il primo incontro che abbiamo ripreso è stato quello con Kevin Spacey, e da lì è nato un progetto che ha coinvolto artisti straordinari come Asghar Farhadi, Pablo Larraín, Tim Burton, Damien Chazelle, Paul Schrader, Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, David Cage, Ruben Östlund, Jane Campion e Martin Scorsese.

Un elenco che, da solo, racconta quanto sia stato speciale poter osservare da vicino questi momenti — non come spettatore esterno, ma dentro la stanza, al centro del dialogo.

Ho curato la regia e la produzione VR, lavorando per restituire la naturalezza e l’intimità delle conversazioni senza snaturarle, lasciando che la tecnologia fosse solo un mezzo per ampliare l’esperienza.

È stato anche il primo passo di una collaborazione con il Museo che sarebbe poi continuata con Visioni.

Oggi le masterclass VR restano come documenti vivi, capaci di preservare e condividere la memoria del cinema attraverso un linguaggio nuovo — uno spazio dove la conoscenza non si racconta soltanto, ma si attraversa.