Apnea vs Gold: la crew, i vinili e un documentario improvvisato

A volte le collaborazioni più significative nascono da amicizie e da un vinile messo sul piatto. Shino (Federico Orlandini) era un DJ che mi aveva fatto avvicinare al buddismo e che suonava drum and bass. Da lì nacque la collaborazione tra Gold e Apnea, una serie di eventi che trasformarono il negozio in qualcosa di più di un semplice brand: uno stile di vita, un racconto di comunità.
Insieme a Simone Fabbroni, socio dell’ex Mud, organizzammo serate e feste che sono rimaste nella memoria di chi c’era, come la festa del secondo compleanno di Gold o quella volta in cui decidemmo di fare un piccolo esperimento ispirato a Super Size Me.
Nacque così il mini-documentario “Super Shot Me”, dove seguivo il nostro amico Funa in una sfida a base di shot a ripetizione. Una sera un po’ folle, in cui finii per bere quasi quanto lui, e in cui — senza saperlo — riprendemmo anche Margherita, che all’epoca lavorava come barista all’ex Mud. Solo anni dopo ci siamo resi conto che ci eravamo già incrociati in quel video, prima ancora di conoscerci davvero.

Quella stagione fu un momento magico, un’epoca in cui Gold e Apnea non erano solo marchi o negozi, ma un modo di vivere e di raccontare una scena. Ancora oggi, quando ci ripenso, sorrido al ricordo di quelle notti di musica, amicizia e piccole follie documentate quasi per gioco.