Drive Your Style
Una delle più grosse difficoltà del raccontare delle idee da sviluppare in VR è quella di far capire che stiamo parlando di un nuovo linguaggio e che quindi non ha senso cercare di appoggiarsi a qualcosa di conosciuto, quindi tutti i vari “tipo” o “come” perdono di significato.
Proprio per questo, nei primi anni in cui mi proponevo per realizzare qualche video immersivo, venivo guardato come un alieno e, grande classico, non se ne faceva nulla.
Conscio di questo fatto, quando mi trovai difronte all’opportunità di fare una proposta ad Audi, in occasione del Brigth Festival del 2018, chiesi espressamente di poter parlare direttamente con i responsabili marketing di Audi Firenze e mi presentai con un visore dove avevo realizzato un test con mia moglie Margherita Landi.
L’idea di questo test nacque con la visione di La La Land, in particolare della scena iniziale, dove nel mezzo del traffico losangelino, su un autostrada, tutti escono e cominciano a ballare.
Con Margherita dicevamo che sarebbe stato interessante esplorare lo stesso concetto del ballo, ma all’interno di una macchina.
Inoltre, sempre per il discorso secondo cui lo stato dell’arte di questo nuovo linguaggio è paragonabile all’avvento del proto cinema di George Méliès, era da tempo che volevo applicare al VR la tecnica del taglio invisibile, quella di “Escamotage d’une dame chez Robert-Houdin” per capirsi, cosa che potevamo utilizzare per creare un cambio di vestiti della danzatrice, sfruttando i sedili come quinta per nascondersi.
Realizzammo così questo test all’interno della macchina di mio padre e, quando riuscii a fissare l’appuntamento con Audi, mi presentai con un visore con questo video sopra, chiedendo semplicemente se fossero disposti a rifarlo per bene, utilizzando la loro macchina, una E-Tron, che era esposta ma non poteva essere vista dall’interno nel contesto del festival.
Stavolta il messaggio era di facile comprensione e decisero immediatamente di farcelo girare.
“Drive Your Style”, questo il nome del progetto deciso da Margherita, funzionava particolarmente bene e questo ci permise di dargli una vita molto più duratura, tanto che arrivò anche in altri contesti come il Giffoni Film Festival del 2019.