Dietro le quinte di Dungeons and Deejay
 
Negli studi di Radio Deejay in via Massena, a Milano, ho avuto il piacere di assistere e documentare la produzione della terza stagione di Dungeons and Deejay, il podcast ideato e diretto da Francesco Lancia che porta il gioco di ruolo più famoso del mondo, Dungeons & Dragons, davanti ai microfoni.
Una campagna surreale e irresistibile, giocata da un gruppo di ospiti d’eccezione: Rocco Tanica, Brenda Lodigiani, Matteo Curti, Francesco Costa, Alessandra Patitucci e l’immancabile esperto Christian “Zoltar” Bellomo.
 
Durante le sessioni ho realizzato, da solo, una serie di video sperimentali — piccoli test per capire come rendere in immagini l’atmosfera di una partita al tavolo: la tensione, le battute, gli sguardi tra chi lancia i dadi e chi inventa mondi.
Ho girato con Insta360 e GoPro Fusion, ma alla fine la ripresa migliore (e più “viva”) è arrivata dalla Insta360 One R, capace di catturare il caos ordinato di quel gruppo perfettamente assortito.
È stato emozionante esserci — non solo per la partita, ma anche per le persone.
 
Scambiare due chiacchiere con Francesco Costa (la voce che per anni mi ha accompagnato ogni mattina con Morning) e rivedere Rocco Tanica, che resta una delle persone più brillanti che conosca, sono stati momenti che hanno reso l’esperienza ancora più speciale.
(Con Brenda Lodigiani ci eravamo già incrociati durante le riprese di Ricomincio da Taaac, mentre con Francesco Lancia avevo parlato in occasione di Generazione Fumetto).
 
Dungeons and Deejay è molto più di un podcast: è una dimostrazione di come il gioco possa diventare narrazione, e di quanto la creatività sappia trovare nuove forme di racconto anche dove meno te lo aspetti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
