F.A.M.E. VR
Un cortometraggio in VR tratto dal poemetto Panza, Crianza, Ricordanza, con Giancarlo Cauteruccio in una performance intensa che esplora memoria, fame e disuguaglianze.
È un cortometraggio in realtà virtuale che ho realizzato insieme a Giancarlo Cauteruccio, tratto dal suo poemetto in dialetto calabrese Panza, Crianza, Ricordanza.
In scena, Cauteruccio è solo, recita versi taglienti a ritmo serrato, muovendosi in una cucina dove cuochi-fantasma appaiono intorno a lui. Lo vediamo divorare voracemente grandi quantità di cibo in una sala deserta, dando vita a una rappresentazione potente e viscerale.
F.A.M.E. è un grido che si trasforma in poesia, una denuncia delle disparità e degli orrori, un racconto di memoria e di fame: insaziabile, irrisolta, o vissuta come fuga dalla solitudine e dalle ostilità del mondo.