La Lettera è un piccolo film VR che ho realizzato insieme a un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 20 anni, nell’ambito del progetto Attraverso il Metaverso, promosso dal Comune di Fiesole.
L’idea era quella di raccontare l’emozione del ricordo e il legame con i luoghi dell’infanzia, usando la realtà virtuale come lente per guardare dentro la memoria.
Il corto si apre con una visuale aerea, un volo sopra Fiesole che diventa subito un viaggio dentro la mente del protagonista. Una voce legge una lettera indirizzata a un amico lontano: un modo per dire le cose che spesso non si riescono a dire di persona.
Le immagini si mescolano ai ricordi — gli amici, i luoghi, le giornate passate insieme — e lentamente tutto si confonde, come succede quando si cresce e il passato si allontana.
È stato emozionante vedere come questi ragazzi siano riusciti a dare forma e voce ai propri sentimenti attraverso la VR, un linguaggio che per loro era del tutto nuovo ma che hanno imparato a usare con naturalezza.
La realtà virtuale, in questo caso, non era uno strumento tecnologico ma un amplificatore di empatia, un modo per immergersi in una storia che parla di tutti noi, del tempo che passa e di ciò che resta.
