Lockdown 2020
“Firenze VR” mostrava la potenza di una città deserta, un’esperienza che divenne reale il 9 marzo 2020 con il lockdown imposto dal Governo Conte a causa della pandemia di Covid-19. Dovevo presentare ufficialmente “Firenze VR” poche settimane dopo, ma la situazione rese impossibile l’evento.
Memore della potenza visiva del progetto, il giorno dopo l’annuncio del lockdown andai a riprendere una Firenze surreale, che avevo visto così vuota solo all’alba. Inoltre, essendo diventato padre di Iris da pochi mesi, pensavo a quanto la tecnologia VR fosse perfetta per lasciare un documento che un giorno avrebbe potuto visionare.
Ovviamente ci fermarono subito, richiedendo permessi specifici che il Comune, occupato con emergenze più gravi, non poteva rilasciare facilmente. Proposi allora alla Rai, che aveva premiato “Firenze VR”, di realizzare un progetto dedicato a quel momento delicato. Chiamai Carlo Rodomonti di Rai Cinema Channel proponendogli di rifare l’esperienza della città deserta in tutta Italia. Accettò subito.
Selezionai cinque città rappresentative: Milano, Venezia, Roma, Napoli e Firenze. Organizzai le riprese studiando attentamente tramite Google Maps i punti migliori per piazzare le telecamere. Una volta ottenuti i permessi, iniziammo a girare.
Girando le scene di vita quotidiana a Firenze e nelle altre città, iniziai a scrivere un testo che accompagnasse il viaggio. Chiesi a Laura Accerboni di scrivere poesie che catturassero la bellezza nascosta in quel momento drammatico. Parallelamente, scrissi le mie riflessioni, che Laura trasformò in prosa con metafore alte.
Con l’aiuto della Rai, coinvolsi Matilde Gioli per leggere le poesie e Vinicio Marchioni per la prosa, con musiche di Luca Fortino. Raccontammo anche la fine del lockdown, e il progetto fu pubblicato sulla piattaforma della Rai nei primi giorni di luglio 2020.
All’inizio il lavoro fu rigettato da molti, ma col tempo ha acquisito valore come documento storico. La presentazione ufficiale avvenne alla Festa del Cinema di Roma, in un evento organizzato dalla Rai all’Ara Pacis.
Nonostante una versione “flat” del progetto fosse necessaria per la Rai, per me la versione in VR rimane l’unica veramente rappresentativa del lavoro svolto.