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Omar Rashid, Virtual Boy, Nintendo, Proto VR, VR

Proto VR

Quattro cortometraggi che avevo realizzato per sperimentare varie tecniche cinematografiche da riadattare in VR che ho unito insieme svelando le ispirazioni tratte dai Fratelli Lumiere e George Méliès.

Proto VR

  • - 2'
  • Regia Omar Rashid
  • Produzione Gold
  • Musica Luca Fortino, Ian Post, Fabio Vitiello
  • Fotografia Sasan Baha
  • Post Produzione Sasan Baha
  • Sound Design Luca Fortino
  • Grafica Azzurra Giuntini

Con l’ausilio della tecnologia immersiva, ho voluto ripercorrere le tecniche cinematografiche che hanno fatto la storia del cinema, presentando quattro contenuti in realtà virtuale ispirati alle innovazioni dei Fratelli Lumière e di Georges Méliès.

Iniziamo con “L’arrivo di un treno alla stazione di Torrenieri”, un omaggio al celebre cortometraggio “L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat” dei Fratelli Lumière. Qui ci immergiamo nell’atmosfera d’altri tempi della stazione ferroviaria, aspettando l’arrivo del treno storico che investe il campo visivo, ricreando l’effetto che tanto colpì gli spettatori dell’epoca.

Con “Drive Your Style”, ci troviamo sui sedili posteriori di un’automobile, mentre mia moglie, la danzatrice Margherita Landi, si esibisce in un gioco di trasformazioni. La performance spinge lo spettatore a esplorare lo spazio a 360° per seguire le sue apparizioni, sparizioni e spostamenti, richiamando il trucco cinematografico di Georges Méliès nel suo iconico “Escamotage d’une dame chez Robert-Houdin”.

Concludiamo con due cortometraggi ispirati a “L’Homme-Orchestre” di Méliès.

In “Drumpossible”, il batterista Fabio Vitiello e i suoi cloni suonano un brano musicale, e grazie alla VR, entriamo nel processo creativo del musicista, assistendo a uno spettacolare sdoppiamento.

Infine, “Being Omar Rashid” rende omaggio al cult di Spike Jonze, mostrando i miei cloni che popolano lo spazio dell’ufficio di Gold, creando un’esperienza unica e coinvolgente.

Questi progetti non solo celebrano le pionieristiche tecniche cinematografiche, ma dimostrano anche come la realtà virtuale possa trasportare gli spettatori in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, rivivendo l’arte dei maestri del cinema con una prospettiva moderna.