Ho sempre creduto che il cinema in realtà virtuale meritasse uno spazio di approfondimento dedicato, un luogo dove poter esplorare collettivamente le potenzialità di questo linguaggio e confrontarsi su di esso. Così è nato il VR Club, un appuntamento mensile al Cinema Astra di Firenze, realizzato in collaborazione con la Fondazione Stensen. Insieme a Michele Crocchiola ho curato la programmazione e presentato ogni incontro, costruendo un percorso che ci ha permesso di portare al pubblico alcune delle opere più significative della VR contemporanea.

L’idea alla base del VR Club era quella di creare uno spazio che non fosse solo di visione, ma anche di discussione e approfondimento. Abbiamo iniziato con una selezione di film e cortometraggi VR provenienti dal catalogo Gold, per poi ampliare l’offerta con opere presentate nei principali festival europei, eventi speciali e incontri con ospiti del settore. La volontà era di avvicinare il pubblico a questo linguaggio ancora poco conosciuto, mostrando le sue potenzialità narrative ed espressive.

Quello che rende unica la VR è la modalità di fruizione: lo spettatore indossa un visore ed entra direttamente nell’universo del film, diventandone parte. Ma l’aspetto forse più interessante è stato sperimentare la dimensione collettiva di questa esperienza: attraverso le proiezioni simultanee, gli spettatori hanno potuto vivere insieme la visione, creando un’interazione nuova e inaspettata. Il VR Club non è stato solo un luogo per vedere film, ma un vero e proprio laboratorio per esplorare il futuro del cinema immersivo.