Torna in cima ↑
Omar Rashid, Luca Barcellona

Luca Barcellona

Se la calligrafia è tornata attuale, è sicuramente grazie a lui.

Ho conosciuto Luca Barcellona prima come writer, sulle pagine di AELLE, e poi come rapper, grazie a Street Opera. È uno dei miei pezzi rap italiani preferiti, perché mi tocca profondamente. Quando aprii Gold, lo contattai per realizzare delle t-shirt.

Me lo presentò Fritz Da Cat, amico e produttore, autore del disco Novecinquanta, che conteneva proprio Street Opera. Ricordo che la prima volta che ci incontrammo eravamo entrambi emozionati: io perché stavo conoscendo un mio mito, lui perché qualcuno voleva pagarlo per il suo lavoro. Eravamo poco più che ventenni e, a quel tempo, era ancora impensabile che il mondo hip hop in cui eravamo cresciuti potesse avere dei risvolti professionali.

Da lì, oltre alla collaborazione per le t-shirt di Gold, nacque un’amicizia davvero solida, che ci ha portato a collaborare molte altre volte e a condividere vacanze e serate memorabili.