Segnale d’Allarme – La mia battaglia VR
Il mio percorso nel mondo della realtà virtuale si è intrecciato sin da subito con quello di Elio Germano, che oltre a essere un artista di grande talento, è un amico vero con cui ho condiviso numerose esperienze anche al di fuori del contesto cinematografico.
Una delle avventure più memorabili è stato il viaggio in India per visitare Baba Cesare, da cui è nato il progetto The Italian Baba, di cui parlerò più avanti. Durante quel viaggio, ho avuto la fortuna di assistere alla nascita del suo spettacolo teatrale La mia Battaglia, una trasposizione mascherata del Mein Kampf di Adolf Hitler che sarebbe andata in scena qualche settimana dopo.
Lo spettacolo, creato in collaborazione con la drammaturga Chiara Lagani, esplorava il potere del leaderismo e i metodi scientifici che portano alla creazione del consenso. Tra il pubblico, erano nascoste una quarantina di comparse che fungevano da claque, guidando gradualmente il pubblico reale ad applaudire a contenuti sempre più discutibili, fino alla rivelazione finale della bandiera con la svastica.
Ricordo vividamente la telefonata di Elio dopo la prima rappresentazione: «Non puoi capire! È uno spettacolo totalmente immersivo». Senza esitare, presi la mia telecamera a 360° e mi recai a Riccione in tempo per la seconda replica. Ripresi lo spettacolo dalla prima fila, senza prestare troppa attenzione alla tecnica di ripresa, completamente assorbito dalla performance di Elio. La reazione del pubblico era straordinaria: urla, pianti, persone che uscivano dalla sala.
Una volta tornato a casa e montato il video, mi resi conto che, nonostante i difetti tecnici, il contenuto era potentissimo. L’illuminazione bruciava il volto di Elio sul palco, ma chiunque guardasse il video voleva vederlo fino alla fine, proprio per la forza del messaggio.
Questo entusiasmo ci spinse a riprendere lo spettacolo seriamente. Nonostante Elio avesse deciso di non portarlo più in scena dal vivo per la pesantezza emotiva, accettò di fare un nuovo breve tour per svilupparlo in VR. Grazie al Teatro di Riccione, che coprì i costi vivi, riprendemmo la versione VR presso lo Spazio Tondelli dopo una preparazione tecnica accurata.
Per la versione digitale, che chiamammo Segnale d’Allarme, apportammo alcune modifiche vincenti. Elio aggiunse una parte sul ruolo delle nuove tecnologie, arricchendo l’esperienza con ulteriori spunti di riflessione. Inoltre, rimuovemmo il dissenso che si creava nello spettacolo dal vivo, permettendo al pubblico di immergersi completamente nella narrazione senza essere influenzato dalle reazioni altrui.
Questa versione VR si rivelò un successo, raggiungendo oltre 100.000 spettatori in più di 80 città, un risultato impressionante nel mondo del teatro. Partecipammo a numerosi festival, tra cui Le Giornate degli Autori a Venezia nel 2019, e la sceneggiatura originale di Elio e Chiara Lagani divenne un volume edito da Feltrinelli.
Durante la pandemia, quando il mondo si interrogava su come gestire l’intrattenimento durante i lockdown, noi avevamo già un contenuto che poteva portare il teatro nelle case delle persone. Grazie a Piemonte dal Vivo, offrimmo alle librerie indipendenti piemontesi la possibilità di noleggiare visori VR e vedere Segnale d’allarme direttamente da casa. L’iniziativa fu molto apprezzata, dimostrando l’importanza di guardare sempre verso l’innovazione.