Senza ombra di dubbi il mio attore italiano preferito. E non credo di essere il solo a pensarla così.

Ho conosciuto Elio, come la maggior parte di noi, attraverso il cinema. Poi ho scoperto che avevamo molti punti in comune, a partire dagli ambienti di riferimento. Anche Elio, come me, è cresciuto a stretto contatto con il mondo hip hop, in particolare con i graffiti e il rap. Una cosa poco nota è che, dal 1997, ha un gruppo chiamato Bestierare, rimasto volutamente underground per preservare uno spazio di espressione artistica libero. Con questo gruppo continua a suonare ed esibirsi.

Come molti cresciuti in quel contesto, abbiamo una forma mentis simile e, quando ci siamo incontrati per la realizzazione del merchandising del suo gruppo, ci siamo trovati subito.

L’ho coinvolto nella realizzazione di Street Opera, entrando per la prima volta nel “suo territorio”. Poi, non appena ho scoperto nella VR una nuova frontiera per l’audiovisivo, gli ho proposto di sperimentare insieme. Ha accolto subito l’idea, e questo ci ha portati a realizzare diversi progetti insieme.